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La Piadina, il mio primo Amore

Sono nata nelle terre dell’allegria, nel paese dove la pioggia non oscura il sole che la gente ha nel cuore. Sono nata dove il mare è più bello d’inverno che d’estate, dove si fa l’amore con passione, senza vizio e malizia, dove la pigrizia è l’unica bestemmia che non si puo nemmeno immaginare. Sono romagnola, di mente, di cuore, di fare.
Ho imparato a impastare prima che a parlare, la piadina il mio primo amore a cui non ho saputo più rinunciare.
Farina, lievito, strutto. C’è chi ci mette un goccio di latte per renderla morbida o bicarbonato per farla gonfiare.
Io so solo, e l’ho imparato dalle ‘zdore di campagna, che ci vuole l’anca che balla, da destra a sinistra, per farla venire bene. Bisogna danzare, col mattarello tra le mani magari mentre si canta un Casadei storico, spettacolare.
Con la piadina, con l’impasto, ci devi parlare, fare l’amore, gli devi cantare. Si deve sentire il rumore del mare.
Ma allora??!!! Ve lo devo ancora spiegare????!!!
Che far da mangiare è come vivere, ci vuole passione, ottimismo, allegria.
Bisogna credere che verrà fuori qualcosa di buono e non un briciolo di malinconia.
Ahhhh, la Romagna!!!
La piadina è stata meglio della scuola.
Mi ha insegnato ad amare, a non cercare la felicità ma a provare a far bene le cose.
Va là…

Chiara Domeniconi
http://piapencil.wordpress.com/


Stefano Ghetti: