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Meteo: PROSSIMI GIORNI, probabile IMPORTANTE CAMBIAMENTO. Ecco quando

Meteo: all’orizzonte arrivano importanti SEGNALI DI CAMBIAMENTO. Ecco quando e perché

A cura di Stefano Ghetti

In questo ultimo periodo, la circolazione meteo generale, sembra essersi come bloccata. In sostanza, continua a proporci i medesimi scenari caratterizzati da flussi d’aria fredda i quali non solo portano un tipo di clima prettamente invernale su tutto il Paese, ma innescano fasi di maltempo concentrate sempre sulle stesse zone. Regioni adriatiche del centro e gran parte del sud, infatti, sono tutt’ora interessate da condizioni meteo avverse, dunque da piogge e nevicate anche a bassa quota. Il nord Italia ed il versante tirrenico invece, resta protetto da un dominio di relativa stabilità con giornate spesso soleggiate.

Ma specialmente al nord, questa situazione meteo, sta provocando ovvi problemi in particolare sul fronte neve. Le Alpi e l’Appennino settentrionale infatti, attendono con ansia il ritorno di qualche bella nevicata in grado di riportare un’aspetto più consono al periodo. Ma all’orizzonte ci sono importanti segnali di cambiamento anche se, vista la distanza previsionale, sia opportuno rimanere nell’ambito delle ipotesi. Vediamo.

Attorno al 17-18 di Gennaio, l’alta pressione, la quale staziona da giorni e giorni ad ovest dell’Italia, potrebbe finalmente abbassarsi di latitudine lasciando aperto un corridoio alle perturbazione atlantiche, le quali, fino ad ora, sono sempre state costrette a seguire una traiettoria più lontana rispetto al nostro Paese. Gioco forza, da tale periodo, si potrebbe aprire una fase meteo più favorevole al ritorno delle precipitazione anche sul nord Italia con conseguente ritorno delle piogge ma anche delle nevicate. Difficile ipotizzare, al momento, se ci saranno i presupposti per nevicate anche a bassa quota soprattutto per via del fatto che, almeno in prima istanza, avremo un flusso zonale, dunque atlantico e caratterizzato da masse d’aria più mite ed umida. Restiamo dunque in attesa di sviluppi e preoccupiamoci intanto se tale evoluzione verrà confermata.

Stefano Ghetti: